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Polvere

Una sensazione arriva e raramente sbaglia! Il problema è che forse non eri pronta ad ascoltarla; dovevano spiegartela attraverso ripetute mancanze, ferite, disagi e bugie. Ma non hai sbagliato, sapevi dentro di te. È stata una strage annunciata nel silenzio della tua anima!
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Ora BASTA

Finalmente sei tornata…in te intendo! Era ora. Mi stavi annoiando con tutti questi sogni. Con questa meraviglia, questa idea malsana di anime cha danzano all’ unisono. La musica è finita. Tutte quelle illusioni con i tuoi ” per sempre”: menzogne per ingenui. Sei vecchia e stanca. Non dibatterti. Rassegnati; i sentimenti non si inventano o ci sono o non ci sono. Non fidatevi del bacio del primo appuntamento, delle belle parole e dei messaggi chilometrici. Fidatevi di chi ha visto i mostri che avete dentro e ci ha fatto amicizia. Ora basta!

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Quando non sei mai abbastanza..

Ho camminato smarrita per ore, mi sono soffermata sulla gestualità di tutte le persone che mi passavano davanti, ho iniziato a fantasticare su come potevano essere le loro vite, su quanto fossero felici, se avessero pesi sul cuore…ogni passo sembrava liberatorio, ma qualsiasi cosa facessi nulla sembrava essere abbastanza. Allora mi sono ricordata che io sono proprio così…non ritengo mai di essere abbastanza. “Eppure sei sempre stata coraggiosa !” mi ripetevo sola in testa mentre fissavo il vuoto con le gambe incrociate e la bottiglia di acqua in mano: ” Cosa fa la gente per sentirsi veramente al sicuro?” Mi sono detta che forse nessuno è mai al sicuro, che la scelta piu’ semplice è inevitabilmente quella piu’ rassicurante. Tutto quello che racchiude la parola “semplice” è spesso il risultato di chi non ci ha creduto, di chi ha preferito nascondersi dietro la normalità, smettendo di inseguire la straordinarietà di questa esistenza, spesso spietata e ingiusta ma altrettanto bella e meravigliosa, ricca di colori e sfumature che dovremmo essere più bravi a cogliere; e invece diventiamo solo un groviglio di cose brutte, abbassiamo la testa sui cellulari e il mondo sembra fermarsi lì.

Sono stata terribilmente irrequieta, dovevo risolvere tutto, fare tutto, imbottigliare il tempo. E’ stato gratificante! So già che non sarà sempre cosi’, so che avrò giornate terribili, so che saranno piu’ le volte che sarò spaventata che quelle in cui sarò serena, è questo il rischio di portare avanti una scelta dolorosa, non sei piu’ avvolta dal caldo abbraccio dell’ abitudine e sembra mancarti la struttura portante sulla quale a fatica avevi riposto sogni e speranze.

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Alla bimba che ero…

Se potessi raccontare una storia alla bimba che ero, alla ragazza che sono stata, potrei dire loro che le mie ginocchia si sono sbucciate tante volte, e che troppo spesso ogni situazione sembrava piu’ grande di me…alla bimba che ero potrei raccontare che ancora oggi, nonostante tutto e nonostante tutti anche quando torno a casa con la testa sommersa dai troppi, tanti pensieri, non ricordo un giorno, anche il piu’ buio che quella bella e tenera esuberanza che mi accompagna da sempre, non sia venuta fuori…che ci sono stati attimi di smarrimento, che sono diventati giorni, mesi anche anni…ma poi una strana forza sommersa ha sempre prevalso. Alla ragazza che ero potrei raccontare della testa sbattuta sul volante della macchina a piangere disperata, ma potrei anche raccontare, della patente presa in tre mesi, delle nike con gli ammortizzatori rosa, uguali al mio fidanzato di allora, della voglia di farcela anche li contro tutto, contro tutti. Un moscherino che cresceva in silenzio, sognando di essere come gli altri e che a fatica avrebbe capito che non esiste cosa piu’ incantevole che essere dannatamente sbagliati ma diversi, unici insieme alla proprie sregolatezze e che questa vita è per gli audaci, i lottatori e le teste dure; che quando la parola FINE primeggia sulla tua testa e sembra non esserci piu’ scampo…Bene! quello è il momento dell’ inizio migliore, della rinascita che ricorderai piccola ragazza piu’ di ogni cosa, oltre ogni cosa! Che l’ amore piccola mia, nasconde il tocco della pienezza ma il cuore deve sempre viaggiare da solo, che sicuramente nel viaggio incontrerai la magia e l’ incanto e ne verrai travolta, e anche li sembrerà non esserci piu’ altro che possa completarti… ma abbi coraggio ancora una volta, lo stesso di sempre, racconta una nuova storia e dedicala questa volta alla giovane donna che sei diventata e non avere timore di riscriverla con spazi vuoti, ammaccature e fogli strappati! Che ogni passo possa insegnarti a raccogliere il tuo cuore, a prendertene cura, farlo riposare e consegnarlo un giorno forse ai tuoi figli.

Tre generazioni che passeggiano senza paura e raccontano di una vita che ci vuole sempre pronti a rimanere in piedi e allora non deludiamola questa vita! Corri piccola mia e non avere paura!

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….”che sei bellissima!”

Ancora continui a non credere ai complimenti, ad abbassare lo sguardo, quando qualcuno lo dice proprio a te “che sei bellissima!” lo trovi cosi’ banale e scontato, cosi’ lontano da te… ancora continui a credere di non essere abbastanza. Abbastanza per importi, abbastanza per essere qualcosa in più’ dell’ ordinario. Quando ti hanno detto che vali, tu non ci hai creduto, perché c’ è sempre qualcosa che ti fa dire che non c’è un fondo di verità. Continua a leggere “….”che sei bellissima!””

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Profondamente (parte 2)

Perdere se stessi. La gente pensa che la cosa peggiore sia perdere una persona a cui si vuole bene. Si sbaglia. La cosa peggiore è perdere se stessi mentre si vuole troppo bene a qualcuno…dimenticarsi che anche noi siamo importanti.

Profondamente: avverbio di modo costituito dall’ aggettivo profondo e dal suffisso mente.

Corri veloce,

poi piano,

ricominci passeggiando,

a volte ti fermi,

stazioni in un posto e sembra che il tuo mondo sia tutto lì.

Eppure abbiamo gambe fatte per muoversi, braccia tese, proiettate verso l’ alto. Siamo noi che ci vogliamo fermare…siamo noi che non vediamo oltre il muro, oltre le possibilità.

Quando fai qualcosa profondamente non capisci più’ niente,come quando stai correndo veloce… senti un po’ d’affanno, vorresti rallentare, ma il vento che ti accarezza piano il viso è una sensazione troppo piacevole per potervi rinunciare…ti abbandoni e tutto perde di significato.

 

 

 

 

 

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Profondamente…. (Parte prima)

Ci sono delle dottrine che ci dicono di liberarci dalle passioni, dall’ amore, dalle emozioni per essere felici, per stare bene…sono le più’  spregevoli delle dottrine, perché siamo fatti di nervi e sangue caldo e le passioni vanno vissute perché le emozioni fanno parte di noi. Quando siamo vulnerabili..nello stesso momento in cui non sappiamo cosa fare, in cui non sappiamo se saremo all’ altezza.. quello è il momento piu’ bello che il firmamento ci abbia donato!Il momento in cui non siamo in grado di affrontare la realtà è il momento in cui si diventa grandi, il momento in cui si vive davvero…

“Tanto più’ penso e meno capisco…” è la parte iniziale di una splendida canzone di Elisa…c’è stato un periodo della mia vita che l’ ho ascoltata fino allo sfinimento, mi ero convinta che sarei stata capace di poter dare una spiegazione razionale ad ogni cosa. Così ho iniziato a leggere tanto, a tradurre  testi di ogni  singola canzone che catturava la mia attenzione, ho iniziato ad essere una piccola spugna che assorbiva solo quello che le piaceva negli altri, ma soprattutto ho imparato a non ragionare come gli altri. Devi avere la mente libera per poterlo fare, devi avere la mente libera da qualsiasi pregiudizio per poter avere un tuo filone di pensiero e io ero convinta che piano piano ci sarei riuscita. Continua a leggere “Profondamente…. (Parte prima)”

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Immagina se…

Immagina un Paese con testate giornalistiche indipendenti: pensieri non soggetti  a tutelare nessuna forza politica…pensieri puliti destinati ad una sola ed unica corretta informazione.

Immagina un Paese in cui Gessica Notaro non venga sfigurata in volto con dell’ acido, dalla stessa persona con la quale ha condiviso anni di vita insieme.

Immagina un Paese dove non venga pronunciata la frase: “Non sono razzista ma lo ius soli no !”

Immagina un Paese dove la memoria di Anna Frank non venga offesa con un atto disumano, fatto da tifosi appartenenti ad uno sport che dovrebbe avere l’ unico scopo di unire e divertire, senza strumentalizzarlo per divulgare messaggi antisemita a sfondo razzista.

Immagina un Paese dove non accada che l’ assassino di tuo figlio, grazie alla  procedura di rito abbreviato, ottenga solo 16 anni di pena, che si tramutino in 8 per buona condotta.

Immagina….immagina….immagina….

Immagina solo se tutto questo fosse vero…

 

Risultati immagini per immaginare

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Sempre più forte!

Il cuore ha la dimensione di un pugno chiuso e una forma simile ad una pera con la punta rivolta verso il basso. Il cuore è l’ organo simbolo dell’ amore, segue il ritmo delle emozioni. Normalmente in una persona adulta il cuore si contrae sessanta\settanta volte al minuto, in una persona innamorata molte di più’, a volte arriva a cento senza rendersene conto. Il cuore è l’ ultimo ad andarsene,  lui continua a battere anche quando viene sottratto all’ organismo, anche quando la persona amata ti abbandona, anche quando tu non vuoi più’ soffrire, non sei più tu che comandi …

Se ne ero andati tutti ed io ero rimasta sola con i miei regali, naturalmente avevo iniziato a scartare quelli più grandi…piu’ la confezione era grande maggiore era la soddisfazione, a quelli minuscoli nemmeno ci facevo caso…avevo compiuto sette anni! L’evento meritava! Sette anni sono sette anni…non scherziamo!

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